Proteggere il patrimonio aziendale o della famiglia: ora si può (e si deve)!

Piero Di Bello

Tanti imprenditori mi scrivono chiedendomi soluzioni per proteggere il loro patrimonio familiare o aziendale. Molto spesso, però, lo fanno troppo tardi per intraprendere un percorso vantaggioso per la famiglia.
Ciò che accomuna quasi tutte le richieste sono i motivi per cui mi viene domandata una seria protezione del patrimonio, i quali possono essere racchiusi nelle seguenti categorie:

Figli

• Troppo viziati e capaci solo di consumare il patrimonio;
• Che fanno abuso di alcool e droghe;
• Che sposano partner ritenuti inadatti;
• Incapaci di gestire il complesso aziendale;
• Con diverse attitudini fra loro;
• Con improvvisa malattia.

Moglie o Marito

• Divorzio imminente;
• Perdita del partner per eventi improvvisi;
• Malattia degenerativa del partner.

Azienda

• Crisi di sistema;
• Crisi del settore aziendale;
• Crisi dei mercati;
• Evento disastroso o imprevisto.

Altro

• Incidente stradale di un componente della famiglia.

Purtroppo in Italia l’imprenditore sceglie di affidarsi ad un percorso di protezione e di destinazione dei beni per i bisogni della famiglia soltanto a fatto compiuto.

È anche vero, però, che ci sono casi limite in cui un passaggio generazionale può “salvare” tutto o anche solo in parte il patrimonio dell’azienda, laddove questo sia stato ben costruito e vi sia comunque il supporto di professionisti seri i quali, attraverso le vie legali, possono tutelare al meglio gli interessi della famiglia.

Con la presenza di una molteplicità di strumenti di protezione e di pianificazione patrimoniale, infatti, oggi è possibile raggiungere obiettivi impensabili fino a poco tempo fa.

Ecco perché quando si decide di adottare misure di protezione specifiche per il proprio patrimonio è sempre opportuno farsi assistere da un consulente patrimoniale qualificato.

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