La residenza fiscale per tutte le persone fisiche in Italia deve seguire alcune regole, vediamo quali sono:
Avere una residenza in Italia per la maggior parte del periodo d'imposta, ovvero per 183 giorni;
Essere iscritti nell'anagrafe dello Stato italiano;
Avere nel territorio dello Stato il domicilio fiscale;
Ricordiamo che la residenza in Italia e l'iscrizione nell'anagrafe dello Stato italiano è un "criterio formale" mentre il domicilio fiscale è un "criterio sostanziale".
I requisiti anzidetti sono alternativi, quindi basti che se verifichi solo uno di essi per essere fiscalmente residenti in Italia.
Residenza Anagrafica
L'iscrizione all'anagrafe dello Stato italiano è sufficiente per essere fiscalmente residenti in Italia e rappresenta una "presunzione assoluta" così come stabilito dall'Amministrazione Finanziaria con la Circolare 27.02.1984, n.7/8/1432 e dalla Corte di Cassazione con la Sentenza 6.02.1998, n.1215.
Domicilio Fiscale
Il domicilio fiscale è quel luogo dove la persona fisica ha stabile la sede principale dei suoi affari con l'intenzione principale di mantenere le proprie relazioni familiari, sociali ed economiche.
Il domicilio fiscale è una materia in continua evoluzione, vedasi le ultime novità sul "vincolo affettivo"Residenza Civilistica
La residenza in senso civilistico è rappresentato dal luogo in cui la persona fisica abitualmente dimora. Esso deve mantenere un elemento oggettivo ed un soggettivo, vediamo quali sono:
Elemento Oggettivo: esso è la stabile e continuativa permanenza in un determinato luogo per un numero di giorni maggiori in rapporto con l'estero;
Elemento Soggettivo: esso è la manifestazione di una volontà a rimanere in quel determinato luogo dato da comportamenti oggettivi, come per esempio la partecipazione a riunioni d'affari, la presenza della famiglia, l'iscrizione a circoli, le spese alberghiere, il possesso di beni immobili, l'accreditamento di proventi, ecc. ecc.
Tassazione esclusiva
Ricordiamo che la tassazione dei redditi avviene in modalità distinta se:
Residenza fiscale in Italia: La tassazione segue la regola del Word Wide Principle, ovvero tutti i redditi prodotti in qualunque parte del mondo saranno tassati in Italia;
Residenza fiscale all'estero: La tassazione segue la regola del Source Principle dove la tassazione in Italia avverrà esclusivamente per i redditi prodotti nel nostro paese.
Trasferimento della Residenza all'Estero
Il residente in Italia per poter comprovare il suo trasferimento all'estero deve:
Registrarsi all'anagrafe degli Italiani residenti all'estero (A.I.R.E) presso il Consolato Italiano nel paese estero.
Trasferimento della Residenza all'Estero in paese white list
In questo caso l'onere della prova contraria al cambio di residenza è a carico della Pubblica Amministrazione.
Trasferimento della Residenza all'Estero in paese black list
In questo caso l'onere della prova del cambio di residenza è a carico del contribuente, quindi sarà importante conservare prove documentali della propria residenza esclusiva all'estero, per esempio:
biglietti aerei;
contratto di locazione del paese estero;
contratto di utenze;
contratto di lavoro;
iscrizione dei propri figli alle scuole;
movimentazione bancaria;
iscrizioni a liste elettorali;
Dopo questa breve illustrazione e ben chiaro che è sempre importante rivolgersi ad un esperto, al fine di verificare di aver adempiuto a tutti gli obblighi fiscali, e non vedersi recapitare un accertamento dell'Agenzia dell'Entrate oppure una cartella Equitalia.
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