
Imprenditori, fate attenzione ai professionisti che vi consigliano di trasferire le società all'estero per proteggere il vostro patrimonio o per non pagare le imposte! La recente sentenza della Corte di Cassazione n.40240/2018 ha confermato la natura fraudolenta di questo comportamento. I giudici supremi hanno ritenuto sussistere la "sottrazione fraudolenta" quando l'imprenditore trasferisce all'estero società debitrici nei confronti del fisco, con messa in liquidazione e chiusura della stessa società. Per i giudici scatta immediatamente il "sequestro preventivo" dei beni dell'imprenditore, se questi esistono, in considerazione della sussistenza del fumus del reato di cui agli articoli 110, 81 CPV codice penale e 11, D.Lgs 74/2000. In conclusione la Corte di Cassazione ha affrontato il problema della sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, equiparandolo ad un reato di pericolo concreto, riferendosi alla sentenza di Cassazione 13233/2016 che ha definito meglio il "reato di pericolo, integrato dall'uso, di atti simulati o fraudolenti per occultare i proprio o altrui beni, idonei a pregiudicare l'attività recuperatoria dell'amministrazione finanziaria".
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