Dal giorno 1 gennaio 2025, entrano in vigore importanti novità fiscali, introdotte dal Decreto Legislativo n. 139/2024, pubblicato il Gazzetta Ufficiale il 2 ottobre 2024.
Queste modifiche, parte della più ampia riforma fiscale avviata con la Legge n.111/2023, promettono di trasformare il sistema delle imposte indirette in Italia, con l’obiettivo di semplificare le procedure, aumentare la trasparenza e garantire maggiore certezza del diritto per i contribuenti.
Le innovazioni riguardano principalmente le imposte sulle successioni e donazioni, l’imposta di registro e quella di bollo, oltre a nuove regole per la tassazione delle cessioni aziendali. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio i cambiamenti più significativi, spiegando come prepararsi alle nuove normative.
La riforma fiscale su basa su 3 principi fondamentali: semplificazione, certezza del diritto e razionalizzazione.
Uno degli obiettivi principali è rendere le norme più accessibili e snellire gli adempimenti burocratici.
Uno degli obiettivi principali è rendere le norme più accessibili e snellire gli adempimenti burocratici. Per esempio, non sarà più necessario allegare gli estratti catastali alla dichiarazione di successione, riducendo così i costi e i tempi per i contribuenti. Inoltre, l’obbligo di presentare le dichiarazioni in formato digitale rappresenta un passo avanti verso una gestione più moderna ed efficiente.
Norme chiare e univoche riducono il rischio di interpretazioni discordanti e discrezionali. Ad esempio, la tassazione dei Trust viene regolamentata in modo preciso, stabilendo il momento esatto in cui l’imposta deve essere applicata. Questo offre ai contribuenti maggiore sicurezza e trasparenza.
La riforma punta a eliminare sovrapposizioni tra diverse disposizioni, creando un quadro normativo più coerente. Questo approccio si riflette nella tassazione delle cessioni aziendali, dove vengono introdotte aliquote differenziate per ogni categoria di beni, rendendo il sistema più aderente alla realtà economica.
Una delle novità più rilevanti riguarda l’introduzione del principio di autoliquidazione. Dal 2025, sarà il contribuente a calcolare autonomamente l’imposta dovuta sulla base della dichiarazione di successione e a versarla entro 90 giorni.
Questo nuovo approccio offre maggiore autonomia e responsabilità ai contribuenti, ma richiede anche una maggiore attenzione per evitare errori. Dopo il pagamento, l’Agenzia delle Entrate effettuerà controlli per verificare la correttezza dei calcoli.
Non sarà più necessario attendere la liquidazione dell’imposta da parte dell’Agenzia. In questo modo, si accelera l’intero processo.
Con un ruolo attivo nel calcolo, i cittadini possono gestire meglio il loro rapporto con il Fisco.
La dichiarazione di successione, al fine di semplificare e ridurre gli errori, dovrà essere presentata esclusivamente in modalità digitale, tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate.
Per i contribuenti non residenti in Italia, rimarrà comunque possibile inviare la documentazione tramite posta raccomandata.
Il Decreto chiarisce che l’imposta sulle successioni e donazioni si applica anche ai beni trasferiti tramite Trust o altri vincoli di destinazione, al momento in cui questi vengono assegnati ai beneficiari.
Vediamo i punti più importanti:
L’imposta viene applicata al trasferimento effettivo dei beni ai Beneficiari
Variano in base al grado di parentela tra il Disponente e i Beneficiari
Il Disponente o il Trustee possono optare per un pagamento anticipato al momento del conferimento dei beni nel Trust, facilitando la pianificazione fiscale.
La riforma introduce criteri più precisi per la tassazione delle cessioni aziendali, rendendo il sistema più flessibile e aderente alla realtà economica.
Le diverse componenti dell’azienda, come immobili, attrezzature e brevetti, potranno essere tassate separatamente, a condizione che sia possibile attribuire un valore specifico a ciascun bene.
Ogni componente viene tassata in base alla sua natura e al valore reale.
Le imprese possono stimare con maggiore accuratezza il carico fiscale della cessione.
La base imponibile, al fine di garantire una valutazione più realistica, sarà calcolata considerando:
A partire dal 2025, i contribuenti dovranno calcolare e versare direttamente l’Imposta di Registro, senza attendere la liquidazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questa innovazione mira a rendere il sistema più rapido e trasparente.
Gli atti pubblici e le scritture private autenticate potranno essere registrati tramite una nuova piattaforma digitale. Questo elimina la necessità di recarsi fisicamente presso gli uffici, semplificando il processo.
Per l’imposta di bollo, il Decreto introduce la possibilità di corregger eventuali errori od omissioni tramite modelli conformi. Questo offre maggiore flessibilità ai contribuenti, riducendo il rischio di sanzioni.
Le novità del 2025 richiedono una maggiore attenzione da parte di contribuenti e professionisti.
Il Decreto Legislativo n.139/2024 rappresenta una svolta importante nel sistema fiscale italiano.
Le nuove regole promettono di rendere il sistema più efficiente e accessibile per tutti.
Il 2025 è qui!