Corte d’Appello di Milano - 19 gennaio 2021
Sussiste la scientia damni in capo ai coniugi disponenti, mutuatari dalla banca creditrice agente in revocatoria, qualora costoro abbiano conferito in un trust familiare tutti i propri beni ad esclusione di quelli ipotecati, essendo stati i relativi conferimenti effettuati quando non era affatto scontata la capienza dei beni ipotecati, in quanto, sebbene il valore di detti beni era stato stimato in una cifra più alta rispetto al debito residuo verso la banca, poco prima dei conferimenti una prima asta dei beni era andata deserta e il mercato immobiliare era entrato in crisi, con grave impatto sugli immobili meno facilmente commerciabili (quali quelli oggetto di causa: un castello e altri immobili siti in una zona non particolarmente ambita dal punto di vista commerciale).