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Corte d’Appello Torino - 18 maggio 2020

Il guardiano non è litisconsorte necessario nel giudizio per la revocatoria del conferimento in trust, poiché ha l’esclusivo compito di garantire l’effettivo perseguimento dell’interesse cui è finalizzata l’istituzione del trust e di sorvegliare il trustee e non ha potere dispositivo sui beni. I beneficiari di un trust familiare non sono litisconsorti necessari nell’azione per la revocatoria del conferimento in trust, in quanto il trust familiare è a titolo gratuito e allora lo stato soggettivo del beneficiario non è elemento costitutivo della fattispecie. L’azione revocatoria unitariamente diretta avverso l’atto istitutivo di trust e il relativo conferimento, contenuti in un unico documento, è utilmente esperita. Nel giudizio per la revocatoria del conferimento in trust qualora i disponenti‑debitori non offrano la prova dell’esistenza di un patrimonio residuo tale da soddisfare ampiamente le ragioni del creditore, limitandosi a dedurre la titolarità di appezzamenti boschivi di esiguo valore e di aver subito dal creditore il pignoramento del quinto delle pensioni, deve ritenersi sussistente l’eventus damni.
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Piero Di Bello

Piero Di Bello

Appassionato e dinamico consulente esperto in Protezione e Pianificazione consapevole del Patrimonio delle famiglie e delle imprese, associato della prestigiosa Associazione “Il Trust in Italia”.
Esperto in Fiscalità Internazionale e Strategia d’Impresa, coadiuva continuamente gli imprenditori nel disegnare il proprio business.