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Corte Suprema di Cassazione, II sezione penale n. 5454 – 7 febbraio 2024

Il reato di estorsione è integrato anche quando la condotta violenta volta ad ottenere la consegna di titoli azionari per utilizzarli nel corso di un’assemblea viene subita dal disponente di un trust e non già dal trustee, al quale le azioni erano state dal primo trasferite con il conferimento in trust.

Si configura il reato di estorsione in presenza di un’aggressione e di minacce in conseguenza delle quali il disponente di un trust ha disposto che il trustee, quale “soggetto autorizzato a farlo in rappresentanza del trust” [sic], consegnasse all’estorsore i certificati azionari necessari per la partecipazione a un’assemblea.

Commette il reato di estorsione chi, avendo sottoscritto un contratto preliminare di vendita di azioni, aggredisce e minaccia il promittente venditore onde ottenere la consegna delle azioni, non rilevando che il promittente venditore non sia più proprietario delle azioni per averle conferite in un trust.