Corte d’Appello Napoli – 29 gennaio 2024
L’atto di conferimento di beni in trust posto in essere dal disponente allo scopo di provvedere al soddisfacimento dei propri bisogni ed esigenze familiari ha natura gratuita ai fini dell’esercizio dell’azione revocatoria ordinaria.
Ai fini dell’esercizio dell’azione revocatoria ordinaria, il conferimento di beni in trust da chi ha appena assunto una garanzia fideiussoria per un rapporto di conto corrente è un atto dispositivo successivo al sorgere del credito a prescindere dal momento di effettivo prelievo da parte del debitore principale della somma messa a sua disposizione.
Ai fini dell’esercizio dell’azione revocatoria ordinaria è sufficiente che il disponente, il quale ha conferito beni in trust dopo aver assunto una garanzia fideiussoria per un rapporto di conto corrente, abbia la consapevolezza di arrecare pregiudizio agli interessi del creditore, senza che rilevi la specifica conoscenza del credito per la cui tutela viene esperita l’azione.
Ai fini dell’esercizio dell’azione revocatoria ordinaria è sufficiente che l’atto di disposizione abbia determinato maggiore difficoltà od incertezza nell’esazione coattiva del credito, poiché l’eventus damni può consistere in una variazione non solo quantitativa ma anche qualitativa del patrimonio del debitore.