Tribunale Verona - 13 febbraio 2024
Deve essere accolta l’azione revocatoria avverso il conferimento della quasi totalità dei propri immobili in un trust a favore dei nipoti ex fratre da parte dell’amministratore di società convenuto in un’azione di responsabilità per aver compiuto atti gestori irragionevoli e irrazionali.
La contestazione del credito da parte del debitore non preclude l’azione revocatoria, tranne quando il debitore dimostri la residua capacità del proprio patrimonio di soddisfare la pretesa creditoria.
Quando l’atto dispositivo è un atto a titolo gratuito senza alcuna contropartita diretta o indiretta che possa controbilanciare l’uscita di diritti dal patrimonio del disponente, la mera accettazione del rischio che l’atto dispositivo possa arrecare pregiudizio ai creditori è sufficiente per configurare la scientia damni.