Esiste un detto, i soldi chiamano altri soldi.
Oggi in Svizzera ogni 1.000 abitanti sono presenti 135 milionari, quindi poco più del 13%.
Per continuare a parlare di statistica circa 7.200 miliardi sono presenti all'interno dei confini della Confederazione Elvatica con una media di 90 miliardi ogni 100.000 abitanti, 9 miliardi ogni 10.000 abitanti, 900 milioni ogni 1.000 abitanti, 90 milioni ogni 100 abitanti, 9 milioni ogni 10 abitanti, 900.000 ogni abitante.
Dati ufficiali dell'ultimo rapporto sulla ricchezza mondiale elaborato da una nota società statunitense, da cui si evince che molti di questi miliardari sono stranieri.
Quello che in molti non hanno ancora ben capito è che lo scambio di informazioni e il tramonto del segreto bancario non scalfiranno i tesori elvetici, perché l'accerchiamento dell'OCse, UE e USA a monitorare i trasferimenti delle ricchezze dal mondo verso la Svizzera avranno una riduzione dal 2018 in poi, mentre oggi hanno una impennata. Si ricorda che 1/4 della ricchezza mondiale proveniente dalle Offshore sostano nei caveaux elvetici con una riservatezza senza precedenti.
Quello a cui potremo assistere nei prossimi mesi/anni è il consolidamento delle residenze in Svizzera, e mai ad una disgregazione dei patrimoni. Ricordiamo a tutti che il grande patrimonio Svizzero è la conseguenza delle politiche di rigore per i cittadini e le imprese contro un fallimento della spending review per gli Stati a partire dall'Europa per finire a gli altri paesi del mondo.
L'azione dell'Ocse, UE e Usa nei confronti della Svizzera ha iniziato a creare una nuova offerta da Singapore e Honk Kong che stanno registrando una crescita più elevata della Svizzera.
Adesso sarà importante attendere le contromosse della Svizzera, ricordando a tutti che il Regno Unito ha iniziato un cammino che la porterà fuori dall'Europa insieme alla potenziale Austria.
Certo che l'austerità senza che lo Stato applichi una seria spending review è una strada pericolosa e piena di incertezze.
Per chiudere questo articolo, finalmente il Regno Unito dopo 6 anni ha completato la spending review portando un risparmio alle casse dello Stato senza precendenti. Il Regno Unito sta dimostrando all'Italia che la spending review si può fare e si deve fare. Peccato che il software per la spending review, valutato dagli inglesi il migliore in circolazione nel mondo, è stato fatto da ingegneri italiani, gli stessi che sono stati snobbati dalla politica italiana per qualche raccomandato figlio di...
Per concludere, per tutti coloro che vogliono ripartire, consiglio seriamente di prendere in considerazione l'idea di vivere in Svizzera e qui ricostruirsi un futuro, perché è un mercato che ha una domanda interna in continua crescita.
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