Lo strumento più utilizzato dagli italiani, per la protezione e pianificazione del proprio patrimonio, è la polizza vita: è scelta spesso perché impignorabile e insequestrabile, ed anche utilizzata per temi successori ed a supporto dei bisogni della famiglia nel caso in cui, improvvisamente, il capo famiglia, oppure il familiare con maggior capacità di reddito, venga a mancare oppure cada in una grave invalidità.
Questo strumento tanto amato dagli italiani può essere integrato con un altro in grado di potenziarne gli effetti, a beneficio della famiglia.
In sede di stipula di una polizza vita, oppure in sede di modifica di una polizza già stipulata, è possibile indicare come beneficiario della polizza vita il “Trust di Famiglia”, appositamente istituito, affinché supporti specifici bisogni che senza il Trust sarebbe impossibile soddisfare.
Il Trust di Famiglia
Di seguito evidenziamo una serie di elementi che possono essere soddisfatti dalla combinazione “polizza vita+trust” nel caso in cui il capitale della polizza venga destinato a favore dei beneficiari:
minori;
non pronti a gestire il capitale ricevuto;
temporaneamente incapaci di intendere e volere;
caduti nell’utilizzo di alcool e droghe;
che hanno sposato la donna o l’uomo sbagliato;
che hanno sbagliato a sottoscrivere un contratto, cambiale o assegno;
che sono falliti;
che hanno un creditore alle spalle;
altri beneficiari in situazioni assimilabili alle precedenti.
Di seguito evidenziamo alcuni dei bisogni che un trust beneficiario di una polizza vita può soddisfare a favore dei propri beneficiari:
Segregazione del Patrimonio in Trust - Al manifestarsi dell’evento inaspettato, il capitale della polizza vita andrebbe trasferito al trust e non sul conto corrente dei beneficiari; la conseguenza sarebbe che il trustee (il gestore) dovrà soddisfare tutti i bisogni dei beneficiari rendendo il capitale “segregato” dal patrimonio dei beneficiari; mai nessuno potrà toccare il capitale segregato, che sarà ad esclusivo utilizzo dei beneficiari.
Nessuna aggressione di creditori - Nessun creditore futuro potrà mai aggredire il capitale della polizza vita ricevuto in trust perché protetto a favore dei beneficiari che rimangono titolari di una aspettativa e non del capitale in sé; questo permette di mantenere distinti il patrimonio del trust dal patrimonio dei beneficiari, creando una protezione totale.
Sostegno totale ai beneficiari - Ogni tipologia di necessità o bisogno dei beneficiari, se opportunamente indicato nell’atto istitutivo di trust, sarà soddisfatto; a titolo di esempio: dalla scuola alle cure mediche, dall’acquisto di un’abitazione all’acquisto di un’autovettura. Sarà il trust, con le risorse necessarie, ad affrontare tali spese rendendo serena la vita dei beneficiari.
Per ultimo, l’esistenza di un trust di famiglia permetterà di proteggere anche ulteriori beni della famiglia come immobili, conti correnti, gioielli, quadri d’arte, quote sociali e altri possedimenti. È utile ricordare che gli strumenti di protezione e pianificazione patrimoniale, come il trust e la polizza vita, non sono sempre alternativi, ma spesso possono essere combinati ottenendo uno strumento di efficacia superiore.
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