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A chi spetta l’eredità in assenza di figli e di un testamento

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A chi spetta l’eredità in assenza di figli e di un testamento

La successione per legge chiamata “legittima” avviene quando il defunto (de cuius) non lascia alcun testamento o, pur facendolo, non dispone interamente del suo patrimonio. In questo caso il primo ad ereditare, fra tutti i successibili, è il coniuge.

Se la coppia non ha figli

In caso di successione legittima cosa accade, però, quando la coppia non ha avuto figli, non ha adottato un figlio, oppure non sono presenti altri figli nati da altre relazioni o matrimoni?

A chi spetta l’eredità in assenza di testamento

Nel caso in cui il de cuius non lasci né genitori, né fratelli o sorelle, l’eredità spetterà in toto al coniuge.
Se, invece, sono presenti genitori, fratelli e sorelle l’eredità sarà suddivisa anche con questi ultimi. L’articolo 582 c.c. prevede la devoluzione di due terzi dell’eredità se il coniuge concorre con ascendenti o con fratelli e sorelle anche se unilaterali, ovvero con gli uni e con gli altri. In tal caso la parte residua è devoluta agli ascendenti, ai fratelli e alle sorelle, secondo le disposizioni dell’articolo 571, salvo in ogni caso il diritto degli ascendenti a veder riconosciuto un quarto dell’eredità.

Suddivisione delle quote in assenza di testamento

La suddivisione delle quote legittime, in presenza di ascendenti e/o collaterali del defunto, ma in assenza di figli, seguirà questo schema:

  • se il de cuius lascia il coniuge e i genitori (o anche uno solo dei due): al coniuge spettano 2/3 dell’eredità ed 1/3 restante spetta ai genitori;
  • se lascia il coniuge e uno o più fratelli: al coniuge spettano 2/3 dell’eredità, mentre 1/3 è suddiviso fra i fratelli del defunto;
  • se lascia il coniuge, i genitori e uno o più fratelli/sorelle: al coniuge spettano 2/3 dell’eredità mentre della quota restante 1/4 spetta ai genitori e 3/4 suddivisi in parti uguali per ciascun fratello/sorella.

Come premesso, ciò si verifica nel momento in cui uno dei due coniugi viene a mancare e, in assenza di un testamento, si apre la successione legittima e con essa le eventuali controversie che ne derivano sul piano ereditario tra i successibili.

Proprio per evitare controversie che derivino dalla successione legittima è fondamentale programmare e disciplinare, sin da subito, le proprie volontà attraverso la redazione di un testamento da parte di entrambi i coniugi, che è possibile e consigliabile aggiornare nel caso di cambiamenti nelle volontà dei testatori.

Redazione del testamento

La redazione del testamento, ci consente, al momento della nostra dipartita, di realizzare le nostre volontà ed escludere la successione legittima. Ad esempio potremmo decidere di assegnare tutto il nostro patrimonio al coniuge, escludendo genitori ed eventuali fratelli e sorelle.

La redazione del testamento è, quindi, di primaria importanza per disciplinare la propria successione ed evitare controversie future. È importante affidarsi ad un professionista che guidi nella redazione del testamento perché sia conforme alla legge.

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