La revoca di una donazione è un argomento delicato e complesso. Secondo la legge italiana, esistono alcune situazioni in cui una donazione può essere revocata, una delle quali riguarda il concetto di "ingratitudine".
Il recente caso analizzato dalla Corte d'Appello di Bologna ci offre l'opportunità di comprendere meglio questi principi. La sentenza num. 1175/2022 fa chiarezza sui requisiti necessari per la revoca di una donazione per ingratitudine, stabiliti dagli articoli 800 e 801 del Codice Civile.
Per farla breve, questi articoli sostengono che una donazione può essere revocata solo se il beneficiario della donazione (il "donatario") ha causato un danno grave e intenzionale al donatore.
In questo caso specifico, un amministratore di sostegno ha tentato di revocare una donazione fatta dalla sua assistita alla figlia di quest'ultima. Il dono era la nuda proprietà di alcuni immobili. La richiesta di revoca è stata avanzata a causa di una serie di conflitti familiari che sono scoppiati dopo la donazione, con l'accusa di comportamenti violenti e intimidatori da parte della figlia.
Tuttavia, la Corte d'Appello ha respinto la richiesta. Il motivo? Per revocare una donazione per ingratitudine, il danno deve essere "qualificato". In pratica, il danno deve essere grave e causato intenzionalmente, tenendo conto della situazione economica del donatore. Nel caso presentato, questi requisiti non erano soddisfatti.
Secondo la Corte, non era presente l'elemento psicologico del danno: la figlia aveva sempre curato l'anziana madre fino all'arrivo di un terzo soggetto. Questa situazione ha causato apprensione nella madre, ma non può essere equiparata al livello di astio gratuito che i ricorrenti descrivevano.
La giurisprudenza stabilisce che, per poter revocare una donazione per ingratitudine, il donatario deve mostrare un persistente disprezzo delle qualità morali del donante e un mancato rispetto della sua dignità, comportamenti che contrastano con il senso di riconoscenza che normalmente dovrebbero caratterizzare il loro rapporto. Nel caso analizzato dalla Corte d'Appello di Bologna, queste condizioni non erano presenti.
Quindi, anche se potrebbe sembrare intuitivo poter revocare una donazione in caso di conflitti o problemi, la legge pone dei limiti molto precisi. Ricordiamo sempre che le questioni legali possono essere complesse e che un consulente esperto può fare la differenza nel proteggere i vostri diritti e interessi.
Per ogni approfondimento potete richiedere una prima consulenza gratuita attraverso questo link;
Per tenervi sempre aggiornati potete iscrivervi al canale Yotube https://www.youtube.com/@PieroDiBello