La recente comunicazione dell'Agenzia delle Entrate, tramite la circolare n. 29/2023 del 19 ottobre, ha portato a una modifica significativa nel calcolo delle tasse dovute per eredità e donazioni. In passato, si usava un sistema detto "coacervo" per determinare l'ammontare delle tasse, che richiedeva di aggiungere al valore dell'eredità anche il valore delle donazioni fatte dal defunto, per stabilire le aliquote da applicare. La Corte di Cassazione ha interpretato che questa metodologia non è più valida, dato che le aliquote fisse ora in vigore non richiedono più questa sommatoria.
Per quanto riguarda l'imposta sulle donazioni, invece, il cosiddetto "coacervo donativo" rimane in uso per valutare l'entità della franchigia utilizzata, con la precisazione che non si considerano le donazioni fatte in un periodo specifico in cui la legge era differente. La circolare dell'Agenzia delle Entrate ha quindi confermato che la tassazione per successioni e donazioni è ora da trattare separatamente, con regole più chiare e distinte, rompendo con le interpretazioni passate e allineandosi ai recenti orientamenti giuridici. Questo cambio rappresenta un abbandono delle posizioni precedentemente assunte dall'Agenzia delle Entrate e porta a un regime fiscale più semplice e diretto, dove le franchigie per le successioni e le donazioni sono considerate indipendentemente l'una dall'altra.
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