
Il governo inglese ha dato luce alla
nuova imposta sulle imprese multinazionali denominata
“Diverted Profit Tax” con un aliquota del 25% sugli utili prodotti dalle società hi-tech e da gruppi internazionali che realizzano profitti nel Regno Unito ma che pagano le imposte in
Irlanda o
Svizzera e
Lussemburgo.
La mia prima considerazione è che il Regno Unito sta commettendo un grande errore oltre che una grande infrazione fiscale nei confronti del diritto societario e dell’OCSE, in quanto queste grandi aziende come Amazon, Google, Skype, Microsoft e Ebay stanno rispettando la legge europea, il Modello OCSE e gli Accordi contro le doppie imposizioni ed inoltre stanno creando posti di lavoro nel loro paese. Quindi le regole vanno modificate in tutta l’area EU e non dal singolo paese. Di conseguenza sulla nuova imposta sulle imprese multinazionali si apriranno a breve grandi contenzioni comunitari.
Dietro questa scelta si celano
verità nascoste che risalgono alla
prima guerra mondiale, infatti è in scadenza il rifinanziamento del debito prodotto nella prima guerra mondiale ed il Regno Unito non ha capitali per onorare il debito. Quindi il Regno Unito vuole risolvere i suoi problemi con la
nuova imposta sulle imprese multinazionali.

A prova di quanto anzidetto ricordiamo che il governo del Regno Unito ha appena varato una
imposta del 12% sulle case di pregio ed ha modificato le regole sulla tassazione dei redditi alle società bancarie.
In conclusione il Regno Unito dimentica che l’esodo degli stranieri e degli europei presso il loro paese ha contribuito al versamento di oltre il 50% delle intere imposte nazionali, ed un esodo al contrario potrebbe portare il paese alla bancarotta.
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