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- Protezione e pianificazione del patrimonio, trust
L’industria degli influencer ha registrato, negli ultimi anni, una crescita in termini di visibilità e guadagni.
Secondo il Codacons, il mercato degli influencer ha generato un fatturato di circa 350 milioni di euro nel 2023, con stime che lo vedono crescere fino a 375 milioni di euro nel 2024.
Il settore degli influencer ha conosciuto un’impennata senza precedenti grazie all’evoluzione dei social media, con piattaforme come Instagram, YouTube, TikTok e altre, che permettono a chiunque di monetizzare la propria presenza online.
La facilità con cui è possibile raggiungere un vasto pubblico ha trasformato questo mercato in una vera e propria industria, spingendo un importante numero di giovani imprenditori a sfruttare la loro popolarità per guadagnare cifre notevoli.
Questa crescita esponenziale del numero di follower e delle somme di denaro ha portato le autorità fiscali a intensificare i controlli per garantire che i guadagni siano correttamente dichiarati.
È emblematico il recente caso di Elettra Lamborghini, finita sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza.
Secondo quanto riportato dalle più autorevoli testate giornalistiche italiane, la cantante e influencer sarebbe stata oggetto di controlli da parte della Guardia di Finanza per aver omesso di dichiarare circa 1 milione di euro provenienti dalle sue attività e relative all’anno 2021 e 2022.
Elettra Lamborghini ha risposto alle accuse, definendo la notizia “totalmente infondata e non corretta”, sostenendo che sia lei che il suo team hanno sempre dichiarato in modo corretto i guadagni.
Quando si generano introiti significativi, attraverso le piattaforme online, specialmente quando derivano da collaborazioni, sponsorizzazioni o contratti pubblicitari, il rischio di ricevere controlli da parte delle autorità preposte aumenta in modo esponenziale.
Non rispettare le normative fiscali può comportare pesanti sanzioni finanziarie e conseguenze legali.
Nel caso di Elettra Lamborghini, la Guardia di Finanza ha trasmesso un’informativa alla Procura, il che potrebbe portare a ulteriori sviluppi giudiziari.
La mancata dichiarazione dei redditi può costituire reato di evasione fiscale, con conseguenze che vanno dal pagamento di ingenti multe fino a procedimenti penali.
Il regime fiscale applicato agli influencer varia in base al volume dei ricavi e alla struttura aziendale adottata.
Influencer e creatori di contenuti digitali possono operare come liberi professionali, aprire una partita IVA oppure costituire una società.
Ciascuna di queste scelte comporta diverse conseguenze fiscali.
Per i piccoli creatori di contenuti, che guadagnano meno di 85.000 euro l’anno, è spesso vantaggioso optare per un Regime Forfettario, che permette di beneficiare di una tassazione ridotta al 15% o al 5% per i primi 5 anni di attività.
Il vantaggio di questo Regime è che semplifica notevolmente gli obblighi fiscali e contabili, riducendo l’impatto delle imposte sul reddito.
Per influencer e creatore di contenuti più affermati con ricavi superiori, la partita IVA ordinaria o la creazione di una società come una S.R.L., possono rappresentare una soluzione più adeguata.
Queste strutture, però, richiedono una gestione fiscale più complessa con relativa pressione fiscale complessiva molto più alta, che può arrivare fino al 68%.
Per gli influencer con ricavi consistenti, ci sono strategie legali e fiscali che permettono di ridurre la pressione fiscale senza incorrere in problemi legali.
Una delle soluzioni più efficaci consiste nell’uso di strutture societarie come la S.a.s. e l’istituzione di un Trust, che possono limitare la tassazione complessiva al 28%, rispetto al 68% che si raggiunge con una gestione più tradizionale.
Questa configurazione prevede una suddivisione dei guadagni tra i soci della società, riducendo così l’impatto dell’IRPEF sui dividendi e utilizzando il Trust per una gestione più efficiente del patrimonio.
La società prevede due soci:
Per chi preferisce mantenere una S.r.l. esistono modi per ottimizzare la gestione fiscale. Ad esempio, è possibile spostare parte dei dividendi in fondi di investimento o strumenti di protezione del patrimonio, riducendo il carico fiscale complessivo.
Oltre a ottimizzare la tassazione, gli influencer e i creatori di contenuti devono considerare anche la protezione del loro patrimonio. L’uso di un Trust o di polizze assicurative su misura può garantire che i proventi derivati dalle attività professionali siano protetti da eventuali pignoramenti o sequestri legati a controversie legali.
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Per ottimizzare la propria fiscalità, necessario costruire una strategia basandosi sui seguenti passi:
In primo luogo, si costituisce una S.a.s. coinvolgendo soci accomandatari o accomandanti. Questa scelta consente di distribuire i guadagni tra più persone e ridurre l’impatto delle aliquote fiscali individuali.
In parallelo, si crea un Trust a cui trasferire parte degli utili della S.a.s.; questa operazione consente di proteggere il patrimonio e ridurre la tassazione sui redditi.
L’influencer e il suo team di consulenti e professionisti gestiscono i flussi di reddito, assicurandosi che una parte significativa degli utili venga trasferita al Trust. Questa scelta sfrutta le aliquote agevolate applicate ai Trust per ridurre l’imposta complessiva.
Un professionista dei social e dei contenuti che opera con partita IVA ordinaria o in forma di S.r.l. può arrivare fino al 68%, tenendo conto delle imposte sul reddito, dei contributi previdenziali e delle imposte sul capitale. Come conseguenza si ha una drastica riduzione del guadagno, e la necessità di adottare misure per evitare un’eccessiva erosione dei profitti.
La soluzione S.a.s. e Trust riduce l’imposta complessiva fino al 28%, migliorando la gestione del patrimonio e consentendo anche un risparmio economico.
Quali sono gli errori da evitare nella pianificazione fiscale?
La pianificazione fiscale, sia per gli influencer che per qualunque altra attività imprenditoriale, richiede una strategia accurata e professionisti competenti.
Un errore nella gestione può scatenare problemi finanziari devastanti.
Molti influencer e professionisti iniziano la loro attività senza una struttura fiscale adatta, continuando a lavorare con partita IVA, senza considerare le opzioni più vantaggiose, come la S.a.s. o la S.r.l.
Un consulente inesperto potrebbe non informare correttamente il cliente sugli obblighi di dichiarazione dei redditi, soprattutto quando si tratta di guadagni percepiti da piattaforme internazionali, portando a problemi con l’Agenzia delle Entrate.
Un altro errore comune riguarda, purtroppo, l’applicazione errata delle detrazioni fiscali.
Per chi lavora con brand o piattaforme internazionali, come nel caso dell’influencer, è essenziale scegliere un consulente che conosca le normative e le leggi anche straniere, così da evitare sanzioni e complicazioni legali.
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La protezione del patrimonio, quando si parla di influencer, è importante.
Un Trust rappresenta una soluzione estremamente efficace per proteggere gli asset da rischi futuri, siano essi di natura fiscale, legale o patrimoniale.
Il Trust è uno strumento giuridico che permette a un soggetto, chiamato Disponente, di trasferire beni e diritti a un altro soggetto, il Trustee, che li gestisce seguendo quanto specificato nell’Atto costitutivo e nell’interesse di un terzo, il Beneficiario.
Gli influencer, protagonisti di questo articolo di blog, scegliendo il Trust hanno i seguenti vantaggi:
Uno dei principali motivi per cui si dovrebbe considerare la protezione del Trust è la protezione del patrimonio dai creditori. In caso di contenziosi legali, infatti, i beni posti nel Trust non so direttamente id proprietà del soggetto e quindi difficilmente aggredibili dai creditori.
Questi sono gli asset più preziosi e importante per gli influencer e i professionisti dei social. Inserire i ricavi in un Trust è possibile gestire il loro utilizzo e la loro cessione in modo più sicuro e strategico, garantendo che i proventi siano distribuiti in modo ottimale e protetti da eventuali errori fiscali o legali.
Un Trust ben strutturato può consentire una gestione più efficiente dal punto di vista fiscale. ad esempio, i guadagni derivanti da contratti pubblicitari, collaborazioni e diritti d’immagine possono essere gestiti separatamente rispetto al patrimonio personale del soggetto.
Alcuni Trust possono anche essere utilizzati per pianificare la successione patrimoniale, garantendo una trasmissione agevolata degli asset, con una riduzione delle imposte di successione.
Nel mondo in continua evoluzione, la gestione delle finanze personali e professionali è diventata molto complessa. In questo contesto, il check-up patrimoniale è la soluzione per avere una visione chiara del patrimonio e della situazione economica.
Si tratta di un’analisi approfondita della situazione finanziaria di un soggetto, anche di un influencer, che comprende diversi aspetti:
Proteggi oggi il tuo domani!
Piero Di Bello 
