La Legge di Bilancio 2020 ha riaperto i termini per rideterminare il valore di partecipazioni in società non quotate possedute al di fuori del regime d’impresa da parte di persone fisiche, società semplici ed enti non commerciali alla data del 1° gennaio 2020.
Diversamente dal passato, è prevista un’unica aliquota dell’11% sia per le partecipazioni qualificate che per quelle non qualificate (ex art. 67, comma 1, lettera C del TUIR).
In vista della prossima o potenziale cessione della partecipazione, le persone fisiche, società semplici ed enti non commerciali potranno affrancare le plusvalenze latenti nei valori di questi beni, corrispondendo un’imposta sostitutiva in rate annuali da una a tre, generando così un carico tributario ridotto rispetto a quello che si avrebbe vendendo la partecipazione non rivalutata.
Infatti, la convenienza ad affrancare le plusvalenze latenti nel valore delle partecipazioni non manca se si considera che, nel caso in cui non si procedesse alla rivalutazione, si pagherebbe, in caso di cessione della partecipazione, il 26% della plusvalenza realizzata indipendentemente dal fatto che le partecipazioni siano qualificate o non qualificate.
Al fine di rivalutare le partecipazioni detenute in società non quotate, possedute alla data del 1° gennaio 2020, è necessaria la redazione di una perizia giurata da parte di un professionista abilitato (Dottore Commercialista o Revisore) entro il 30 giugno 2020.
Non fatevi sfuggire questa grande occasione.
Hai bisogno di una consulenza circa un argomento trattato sul mio sito?
Unisciti ai miei Canali Telegram e WhatsApp per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo sul Blog e altre informazioni riservate solo agli iscritti.