Gestire patrimoni è un lavoro complesso e difficile quanto capire e conoscere una persona.
Infatti l’analisi e la conoscenza del cliente — la sua impresa, la sua professione, la sua famiglia, i suoi flussi di cassa, i suoi obiettivi — si perfezionano in anni e anni di relazione.
In questo articolo voglio focalizzare la vostra attenzione sulla differenza tra la liquidità del portafoglio rispetto alla liquidabilità del portafoglio.
Ad esempio, nel patrimonio mobiliare la liquidità di portafoglio garantisce la tranquillità di coprire esigenze di cassa di breve periodo (12-24 mesi), permette di non modificare gli investimenti e di attendere il momento migliore per raccoglierne i frutti.
Altro aspetto è la liquidabilità di un portafoglio.
Per esempio, se avessimo un BTp (Buoni del Tesoro Pluriennali), lo stesso sarebbe facilmente convertibile in denaro è quindi liquidabile.
Cosa ben diversa è un prodotto strutturato come le obbligazioni indicizzate e certificati di investimento, obbligazioni bancarie che in caso di necessità, prima della scadenza, sarebbero di difficile realizzo, cioè pochi sarebbero disposti ad anticiparne il valore il denaro.
In momenti di crisi come gli attuali, i prodotti difficilmente liquidabili sono carta straccia, al contrario di prodotti ad alta liquidabilità.
Prima di investire, quindi, affidatevi a professionisti seri e competenti.
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