Se risiedi fiscalmente in Italia e svolgi l'attività di youtuber devi sapere che i tuoi compensi, indipendentemente dall'ammontare, sono assoggettati a tassazione in Italia. Perciò dovrai presentare annualmente la dichiarazione dei redditi.
Occorre, in ogni caso, effettuare una distinzione in merito al tipo di attività poiché, in base a tali differenze, si possono distinguere anche gli eventuali obblighi tributari cui è soggetto uno youtuber.
Infatti è necessario individuare due caratteristiche fondamentali per stabilire a quale categoria di reddito possono essere attribuiti i tuoi ricavi e, quindi, poter definire quali siano gli specifici obblighi tributari cui attenersi.
Per stabilirlo va considerata la presenza o meno degli elementi dell'abitualità e della professionalità dai quali dipende la corretta qualificazione dei compensi percepiti e, di conseguenza, i relativi obblighi dichiarativi.
Gli elementi di cui sopra, definiti con terminologia giuridica, stanno ad indicare, in parole povere, il modo in cui viene esplicata l'attività online di youtuber, che potremmo semplificare definendola dilettantistica o professionale, sebbene quest'ultima distinzione non sia specifica a sufficienza.
Sei uno youtuber per diletto?
In questo caso i compensi ritratti dalle pubblicità dei video pubblicati su Youtube sono da considerarsi redditi diversi (art. 67 comma 1 lett. i e l del TUIR).
Essi saranno, pertanto, assoggettati a tassazione ai fini IRPEF, sulla base delle diverse aliquote progressive stabilite dalla normativa.
Per lo youtuber dilettante è obbligatoria la partita IVA?
No, in tal caso non è necessario aprire una partita IVA.
Sei uno youtuber di professione?
I tuoi compensi sono qualificabili come redditi di lavoro autonomo professionale o redditi d’impresa (rispettivamente art. 53 e 55 del TUIR).
Quest'ultima distinzione si basa sull'ammontare dei compensi stessi e gli obblighi tributari variano non poco, rendendo più complessi gli scenari cui si può andare incontro (cosa che rende opportuno rivolgersi ad un consulente professionista):
se i compensi sono inferiori a 65.000 euro saranno assoggettati a tassazione in misura pari al 15% (5% per i primi 5 anni di attività) se si opta per il regime forfettario.
Non si è inoltre assoggettati all'IVA, all'IRAP e agli studi di settore.
se i compensi sono superiori a 65.000 euro saranno assoggettati a tassazione ai fini IRPEF, sulla base delle diverse aliquote progressive, nonché ai fini IVA e, ove sussistano i requisiti, ai fini IRAP.
Per lo youtuber professionista è obbligatoria la partita IVA?
Si, in tal caso è necessario aprire una partita IVA.
Cosa accade se non vengono correttamente rispettati gli obblighi tributari?
L’errata valutazione della presenza degli elementi di abitualità e professionalità dell’attività esercitata è stata proprio la contestazione chiave dell’accertamento fiscale milionario, condotto dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Firenze, allo youtuber "St3pny" passata alla cronaca lo scorso anno.
Alla luce della sempre maggior attenzione da parte dell’Amministrazione Finanziaria risulta fondamentale un’attenta analisi per il corretto inquadramento fiscale dell’attività esercitata; non è sufficiente, infatti, ricercare delle caratteristiche tipiche che abbiamo descritto sommariamente, le quali non possono essere considerate esaustive poiché potrebbero sussistere innumerevoli variabili che vanno individuate a seconda dai singoli casi.
Se non sei certo di adempiere correttamente ai tuoi obblighi tributari e vuoi evitare spiacevoli sorprese, contattaci senza impegno per conoscere il corretto trattamento fiscale della tua attività e non rischiare di incorrere in contestazioni.
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