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Le verità, le falsità e le mezze verità nella Pianificazione Successoria

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Le verità, le falsità e le mezze verità nella Pianificazione Successoria
In questo articolo pubblichiamo alcune domande ricevute dai lettori in ambito di pianificazione successoria cui seguono brevi risposte che aiutano a dissipare i dubbi.
Il testamento va redatto quando si diventa anziani?
Falso: Il testamento è un’opportunità che dobbiamo cogliere dal 18esimo anno di età in poi. Il testamento è quello strumento che ci permette di decidere a chi e cosa destinare, nel rispetto della normativa, evitando la successione per legge, che rende tutti gli eredi comproprietari.
Il testamento può escludere alcuni familiari?
Vero/Falso: Gli eredi legittimi possono essere esclusi/diseredati con il testamento; gli eredi legittimari non possono essere esclusi per la loro quota di legittima riservata dalla legge, ma soltanto per la quota della disponibile con testamento. Esistono casi previsti dalla legge nei quali anche l’erede legittimario può essere escluso dalla quota di legittima per fatti gravi (esempio: tentato omicidio).
I patti successori in vita sono vietati?
Vero: L’ordinamento italiano vieta i patti successori, lasciando l’individuo libero di disporre in assoluta autonomia dei propri beni e diritti. Un testatore può disporre di lasciare in eredità un bene e il giorno dopo decidere di venderlo; ogni futuro erede chiamato all’eredità non ha alcun diritto sui beni fino alla scomparsa del testatore.
La legge italiana tutela sempre tutti i familiari?
Vero/Falso: Nel caso delle coppie sposate senza figli, il coniuge sopravvissuto si ritroverà a condividere il patrimonio con i genitori ed i fratelli/sorelle del defunto, salvo che il de cuius abbia fatto testamento. Nel caso di convivente, che non gode di alcun diritto successorio, nulla sarà spettante salvo poter continuare a vivere per qualche anno nella casa del de cuius.
Erede universale è un singolo individuo o possono essere diversi?
Vero/Falso: L’erede o gli eredi universali succedono nella totalità dei rapporti giuridici attivi e passivi del de cuius. Nel caso di più eredi si instaura una comunione ereditaria.
Gli eredi possono riceve un bene non condiviso tra di loro?
Vero/Falso: La regola vuole che nell’intero patrimonio del defunto, con la comunione ereditaria, rientrino tutti gli eredi avendo una quota indivisa, salvo nei casi di: divisione effettuata nel testamento; legato in sostituzione della legittima per i legittimari; attribuzione dei beni a titolo di legato.
Gli eredi possono essere diseredati?
Vero/Falso: La diseredazione o esclusione come erede legittimo della successione per mezzo di un testamento verso gli eredi non legittimari è sempre possibile. Al contrario gli eredi legittimari non possono essere diseredati, salvo casi penali gravi, all’infuori della quota della disponibile che nel testamento può essere destinata a chiunque.
Il testamento è definitivo?
Falso: Il testamento può essere riscritto ogni volta che si vuole, annullando il precedente; testamenti successivi possono anche integrare o modificare parte del testamento precedente. Per essere certi che le proprie volontà vengano correttamente rispettate, quindi, è importante scrivere il testamento coadiuvati da un professionista che sia in grado di supportare il testatore.
Se non si accetta l’eredità si sottintende la rinuncia?
Vero/Falso: La mancata rinuncia all’accettazione dell’eredità scade dopo 10 anni dalla dichiarazione di successione. Esiste la possibilità che gli altri eredi richiedano al giudice di interpellare l’erede per manifestare la sua volontà di accettazione o rifiuto.
Liberalità e donazioni effettuate in vita influenzano la successione?
Vero: Tutti gli atti compiuti in vita influenzano la successione in quanto comportano un depauperamento del patrimonio del defunto ed un arricchimento dell’erede. Va posta particolare attenzione alle liberalità di denaro rispetto alla donazione di un immobile perché la valutazione del loro valore viene fatta alla scomparsa del donante (chi dona) e non alla data di arricchimento del donatario (chi riceve). Quindi è logico, ad esempio, prevedere una valutazione differente di un immobile a distanza di anni.
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